All’Ariston la seconda parte del progetto “Z-Power: Società al Condizionale”
Dopo le prime due proiezioni del progetto “Z-Power: Società al Condizionale”, avvenute a gennaio con i film Close e Tori e Lokita, continua la rassegna cinematografica organizzata dal cinema Ariston con l’ausilio di 19 ragazzi del Liceo Classico Virgilio e destinata alle assemblee dell’istituto stesso.Gli studenti hanno contribuito alla realizzazione della rassegna scegliendo i film da portare all’assemblea e ideando strategie per coinvolgere il pubblico nel dibattito susseguente alla visione dei film, moderato con l’aiuto di esperti. Il titolo “Società al Condizionale” riflette la tematica dei titoli scelti e si riferisce a tutto quell’insieme di leggi, di atteggiamenti e di pregiudizi della società che condizionano in maniera negativa, e spesso molto dolorosa, le vite altrui.
Z-Power è un’attività sviluppata all’interno di “Behind the Light. Programma di multi-hub network per l’innovazione nell’alfabetizzazione all’audiovisivo”, progetto coordinato da Fondazione Cineteca Italiana nell’ambito del Piano Nazionale e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. La seconda parte della rassegna avrà inizio giovedì 27 aprile con il film American Skin, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2019, in cui ha vinto il Filming Italy Award come Miglior Film nella sezione “Sconfini”. Uscito in sala nel 2021, diretto dal regista statunitense Nate Parker e prodotto da Spike Lee, il film ha poi vinto il NAACP Image Award al miglior film Indipendente del 2021. Lincoln Jefferson, un veterano della guerra in Iraq di colore, cerca di ricucire un rapporto non facile con il figlio quattordicenne Kijani, quando quest’ultimo rimane ucciso dalla polizia durante un controllo. Lincoln decide di prendere in mano la sua vita. Per questa data verrà sperimentato un nuovo tipo di dibattito in cui, a guidare il pubblico, non saranno gli esperti, bensì i ragazzi di Z-Power.
Si proseguirà sabato 29 aprile con il film Una madre, Una figlia, uscito nel 2022 e diretto dal regista ciadiano Mahamat-Saleh Haroun. Il film ha partecipato in concorso al Festival di Cannes nel 2021 e ha vinto il premio di Miglior Film in lingua straniera al National Board of Review 2021. Amina, una fervente musulmana, vive in un villaggio del Ciad molto povero assieme alla figlia quindicenne Maria. Quando questa rimane incinta a causa di uno stupro e vuole abortire, le due si trovano a vivere una situazione impossibile dato che in Ciad l’aborto è, sia dal punto di vista legale che dal punto di vista morale, severamente punito. Parteciperanno alla proiezione la dottoressa Chiara Agosta, medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia, e il dottor Bruno Mozzanega, ricercatore, specialista e professore aggregato di ginecologia e ostetricia all’università di Padova.